Terzo incontro, per gli studenti del Convitto “T. Campanella” , nell’ambito del percorso “A-ndrangheta. Progettiamo una città senza crimine”.
Grande affluenza di pubblico al Convitto “T. Campanella”: studenti, docenti del Liceo Classico d’Ordinamento e del Liceo Classico Europeo si sono ritrovati per la terza tavola rotonda del percorso “A-NDRANGHETA- PROGETTIAMO UNA CITTÀ senza crimine”. DISTRUGGI IL TUO VIZIO, SALVA LA TUA VITA! L’AUDACE SFIDA ALLA LIBERTÀ DELL’UOMO è il titolo dell’incontro, che si è svolto mercoledì 11 dicembre c.m., presso l’Aula Magna dell’Istituto, e che ha avuto relatori d’eccezione: il Dr. Eduardo Lamberti-Castronuovo, Consigliere metropolitano della città di Reggio Calabria; la Dr.ssa Maria Grazia Milli, Primo Dirigente della sezione di Polizia stradale di Reggio Calabria; la Dr.ssa Miriam Caridi, psicologa e psicoterapeuta. A porgere i saluti la Dirigente del Convitto, Dr.ssa Francesca Arena, che ha sottolineato l’importanza di questi momenti come stimolo alla riflessione e al confronto. Successivamente ha preso la parola il moderatore, nonché responsabile e tutor del progetto, Dr. Nicodemo Liotti, primo Dirigente della Digos della Questura di Reggio Calabria, che ha rivolto un ringraziamento speciale agli illustri ospiti presenti al convegno.
La discussione ha preso avvio dall’intervento del Consigliere metropolitano della città di Reggio Calabria, il Dr. Lamberti-Castronuovo, il quale, date le sue competenze in campo medico, ha evidenziato i danni causati al fegato dall’alcol. Poiché , infatti, proprio il fegato gioca un ruolo vitale nell’eliminazione di tale bevanda “velenosa”, risulta estremamente vulnerabile agli effetti negativi dell’alcol stesso. La discussione è proseguita, poi, con le parole del Primo Dirigente della sezione di Polizia Stradale di Reggio Calabria, la Dr.ssa Maria Grazia Milli, che si è soffermata sull’importanza della sicurezza stradale, anche attraverso la proiezione di testimonianze di chi ha vissuto l’esperienza di gravi incidenti stradali, dovuti al mancato rispetto del codice stradale e, in particolare, al mancato uso delle cinture di sicurezza. La psicologa e psicoterapeuta, Dr.ssa Miriam Caridi ha posto, inoltre, l’attenzione della platea sulla pericolosità di dipendenze quali la ludopatia, il fumo, la droga. Toccante il momento finale, in cui hanno avuto spazio le testimonianze di un alcolista anonimo e di una familiare di un ex alcolista. Degni di nota, altresì, i contributi degli allievi, che hanno rivolto la loro attenzione proprio alla storia dell’alcolista anonimo intervenuto, cui è stato chiesto a chi si sia rivolto, dopo aver preso coscienza della propria dipendenza. L’alcolista anonimo ha evidenziato il ruolo indispensabile che ha giocato, nella sua vita, l’ “Associazione alcolisti anonimi”, ma ha anche indirizzato un monito significativo agli studenti,sottolineando come, al di là di qualunque sostegno “esterno” o che provenga dai propri familiari, il primo aiuto deve arrivare dalla propria forza interiore, indispensabile per guarire da qualunque forma di “dipendenza”.