Quarto incontro, per gli studenti del Convitto “T. Campanella” di Reggio Calabria , nell’ambito del percorso “A-ndrangheta. Progettiamo una città senza crimine”.
Grande affluenza di pubblico al Convitto “T. Campanella”: studenti, docenti del Liceo Classico d’Ordinamento e del Liceo Classico Europeo si sono ritrovati per la quarta tavola rotonda del percorso “A-NDRANGHETA- PROGETTIAMO UNA CITTÀ senza crimine”. Stop violenza sulle donne è il titolo dell’incontro, che si è svolto mercoledì 29 Gennaio 2020, presso l’Aula Magna dell’Istituto, e che ha avuto relatori d’eccezione: la Dr.ssa Maria Squillace, Responsabile sanitario del Servizio di Psicologia clinica e prevenzione del disagio giovanile presso Asp 5; la Dr.ssa Paola Valeriani, Funzionario addetto presso la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, nonché ex alunna del Convitto- Liceo Europeo; la Dr.ssa Laura Palermo, Giudice penale presso la sezione Dibattimento del Tribunale di Reggio Calabria. A porgere i saluti la Dirigente del Convitto, Dr.ssa Francesca Arena, che ha sottolineato l’unicità di questi eventi come stimolo alla riflessione e al confronto. Successivamente ha preso la parola il moderatore, nonché responsabile e tutor del progetto, Dr. Nicodemo Liotti, primo Dirigente della Digos della Questura di Reggio Calabria, che ha rivolto un ringraziamento speciale agli illustri ospiti presenti al convegno. La discussione ha preso avvio dalla proiezione, annunciata dalla Dr.ssa Arena, del video “ In un soffio di piuma”, contro la violenza di genere, alla cui realizzazione hanno contribuito attivamente gli alunni liceali del Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella”, nell’ambito di un progetto, F.I.E.R.E., del 2017, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. La prof.ssa Maria Crucitti, docente del Convitto, ha sottolineato come il progetto, di cui la stessa docente è stata parte integrante, sia stato il frutto di un lavoro impegnativo, ma molto produttivo, che ha consentito di evidenziare le grandi competenze degli allievi del Convitto Nazionale di Stato di Reggio Calabria. Successivamente, ha preso la parola Marta Catalano, alunna coinvolta nel progetto, di cui ha sottolineato l’enorme valenza e che ha messo l’accento su come tale progetto abbia suscitato in lei forti emozioni e commozione. La Dr.ssa Squillace ha, poi, trattato delle varie forme di violenza, soffermandosi su quella fisica, psicologica, economica e su quella perpetrata attraverso i social media. Ha , inoltre, fatto riferimento ad esperienze di vita vissuta, sottolineando la solitudine di molte donne, che, spesso, rinunciano a denunciare i loro carnefici. Successivamente, la Dr.ssa Valeriani ha presentato un video utile a dimostrare l’importanza degli interventi della polizia nel momento in cui si riceva la segnalazione di violenze, subite , in particolare , in contesti domestici. Si è dato inoltre, spazio, attraverso le parole della Dr.ssa Valeriani e del Dr. Liotti,al protocollo L.I.A.N.A., uno straordinario programma di tutela, che consente di collegare il numero di telefono privato di chi subisca violenza direttamente alla centrale operativa della Polizia di Stato, pronta, in ogni istante, a rispondere al numero di emergenza 113. La Dr.ssa Laura Palermo, Giudice penale presso la sezione Dibattimento del Tribunale di Reggio Calabria, ha, poi, affrontato la tematica inerente alla violenza di genere da un punto di vista giuridico, trattando delle procedure che vengono attivate in seguito a una denuncia. Degno di nota anche il momento del dibattito, in cui gli studenti hanno rivolto, ai relatori, quesiti interessanti e stimolanti sull’argomento. La dr.ssa Squillace si è, inoltre, complimentata con gli alunni del Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella” per l’attenzione dimostrata e per le competenze palesate dagli allievi proprio durante il dibattito.