Pi Greco Day:  Il Convitto Nazionale “ Tommaso Campanella “ festeggia il Numero del mistero.

Gli allievi della Scuola Secondaria di Primo grado hanno aderito con entusiasmo e partecipazione attiva,  alle iniziative promosse dal nostro Istituto  per celebrare il Pi Greco ,  una festa  per chi ama la matematica e un’occasione per ben ricordare quanto questo numero permei la nostra vita di tutti i giorni.

Il 14 marzo, in tutto il mondo, si celebra il Giorno del Pi Greco (Pi Day), la più famosa della costanti matematiche  indicata con la lettera greca (pi) e l’idea di dedicargli una celebrazione a sé nasce dalla sua fama all’interno della comunità scientifica e dalla volontà di avvicinare i profani del calcolo scientifico all’affascinante mondo della matematica e della fisica.

 Pi Greco è l’iniziale dei termini greci “periferia “ e “ perimetro” ma anche l’iniziale di Pitagora;   con una terminologia che può apparire suggestiva ai non addetti ai lavori, la matematica definisce Pi greco un numero reale, irrazionale e trascendente.

Il Pi greco è il valore costante che definisce il rapporto tra la lunghezza di una qualsiasi circonferenza e il suo diametro; si ripete in natura continuamente ed è il mezzo attraverso il quale può essere per esempio calcolata l’altezza di un elefante dal suolo alla spalla, la diffusione di un’onda elettromagnetica e persino la costante matematica che regola in buona parte le oscillazioni dei fenomeni fisici. Nella realtà dunque, un mistero, una ricerca millenaria, un numero che regola la nostra intera vita. Ha una moltitudine di applicazioni pratiche che abbracciano matematica e fisica, dal calcolo delle probabilità all’aerodinamica. Lo ritroviamo nel moto ondoso, planetario e particellare, ma anche nelle stelle e nei fiumi. Insomma, non è un caso che sia stata definita la “più bella formula matematica” e che meriti un giorno speciale per essere celebrata perché dall’elettromagnetismo alla meccanica quantistica, il Pi greco pare occhieggiare ovunque, dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg al periodo di oscillazione del pendolo (che è proporzionale al nostro numero irrazionale), fino alla forza di Coulomb tra due oggetti carichi elettricamente. Applicate alla vita quotidiana, queste leggi della fisica ribalterebbero il nostro mondo se non avessero il Pi greco a governarle. Le corde di una chitarra che vibrano, un’onda elettromagnetica che si diffonde, un profumo che si espande nell’aria, così come un virus dell’influenza, la temperatura che sale in un oggetto metallico: la costante matematica regola le oscillazioni dei fenomeni fisici, che hanno frequenze definite da funzioni periodiche in cui la presenza del Pi greco è fondamentale.

In questo stesso giorno…nasceva Albert Einstein (nel 1879: 140 anni fa ) e moriva Stephen Hanwkin ( nel 2018 ) .

Negli anni il Pi greco è diventato un’icona pop e tutto nella giornata del 14 marzo si trasforma in una celebrazione della regolarità del valore numerico. La scelta della data del 14 marzo non è casuale ma rispecchia la numerazione anglosassone del calendario, 3/14 o 3,14, in omaggio al valore più usato del Pi greco (3,14). La festa del “Pi Day” si tenne per la prima nel 1988 all’Exploratorium, il celebre Museo della Scienza, di San Francisco su iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw; il primo studioso a trasformare il simbolo ‘π’ in un vero e proprio culto di massa. Il 14 marzo 2017 è anche la data in cui la festa viene per la prima volta ufficialmente riconosciuta in Italia dove il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), organizza una serie di iniziative dedicate alla celebrazione della costante matematica. Una giornata dedicata alla Scienza  dagli  allievi della Scuola Secondaria di primo grado che, per celebrare  il magico numero , hanno dipinto ed indossato, variopinte  magliette con il Pi Greco dando prova di buone doti artistiche. Inoltre, tanti sono stati   i cartelloni realizzati dagli allievi della classe 1^ B, guidati dalla Professoressa Domenica Stillitano , mentre gli allievi delle classi 1^E e 2^ B , coordinati dalla Professoressa Caterina Maria Ielo,  hanno creato loghi in polistirolo , cartelloni e fatto degustare torte , biscotti e muffin nel rispetto della tradizione. Il 14 marzo, infatti, quella di sfornare cerchi perfetti e commestibili, torte a tema, per l’assonanza del termine “pie” ( torta ) con “pi”, dal 1988 è diventata tradizione.

Una menzione speciale va alla poesia scritta da Michele Melchionna della classe 1^ E ed un encomio  per le allieve  Ginevra Albino, Angelica Cuzzucoli e Gloria Vazzana , della  2^ B, che in 40 slide hanno riassunto in modo completo, originale ed esaustivo, la storia del Pi greco proponendo tre filastrocche, di cui una in francese, per memorizzare le prime 19 cifre di questa costante.

Ave o Roma o Madre gagliarda di latine virtù che tanto luminoso splendore prodiga spargesti con la tua saggezza.

Che n’ebbe d’utile Archimede da ustori vetri sua somma scoperta?

Pigreco.
Ogni parola rappresenta una cifra di pi. Per sapere quale, basta contare le lettere.

Ave o Roma o madre gagliarda di latine virtù
3, 1 4 1 5 9 2 6 5

Que j’aime a faire apprendre
Un nombre utile aux sages!
Glorieux Archimede, artiste ingenieux,
Toi, de qui Syracuse loue encore le merite! 

Dal  2020 il “ Pi Greco Day “  potrebbe diventare la “ Giornata Internazionale della Matematica” , nel caso in cui L’UNESCO  dovesse approvare la proposta dell’ Unione Matematica Internazionale ( IMU) .