Il Convitto Nazionale “Tommaso Campanella” al Pi Day 2021
“Il π ha affascinato sia i giganti della Scienza che i dilettanti di tutto il mondo”
(Fractals for the Classroom)
In occasione del Pi Day (che dal 2020 coincide con la Giornata Internazionale della Matematica – “The International Day of Mathematics“), il Laboratorio Effediesse del Politecnico di Milano promuove, dal 2010 un evento presso il Campus Leonardo, con la finalità di avvicinare i giovani delle scuole secondarie alla matematica: si tratta di una gara matematica dal titolo Pi greco e gli irrazionali. La gara è rivolta a tutti gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e consiste nella preparazione di un elaborato creativo su questo tema.
Fin dall’antichità il numero Pi greco ha impegnato gli studiosi di matematica stimolando curiosità, perplessità e una certa insoddisfazione: il numero non appariva tra i razionali seppure presente nella risoluzione di molti problemi geometrici. Ora tutti hanno imparato ad accettarlo, perché da tempo ha fatto il suo ingresso come elemento del campo dei numeri reali, ben definiti a partire dal campo razionale. Rimangono tuttavia molti aspetti intriganti legati a Pi greco e alla sua rappresentazione decimale, 3.14159265…, tanto da promuovere una festa: il 14 marzo di ogni anno, secondo la scrittura anglosassone della data. La Risoluzione H.RES.224 della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America, del 12 marzo 2009, riconosce March,14 come giornata ufficiale per celebrare Pi greco e i docenti delle scuole sono invitati a vivere il Pi day come occasione per “incoraggiare i giovani verso lo studio della matematica”. “Esplorare π è come esplorare l’Universo”, di questo è fermamente convinta la Professoressa Caterina Maria Ielo che ogni anno prepara gli alunni per festeggiare al meglio il numero del mistero. Anche quest’anno grande partecipazione e, per la prima volta, due squadre hanno risposto all’iniziativa promossa dal Politecnico di Torino.
Per la squadra “π-Earth” gli allievi Asciutto Luca, Barillà Marisol, Caridi Bruno, D’Agostino Giuseppe, Quattrone Giada e Vazzana Vittoria della classe 2^A della scuola secondaria di primo grado.
L’equipe ha realizzato un Report dal titolo “Il numero che conta e gli amici irrazionali” in cui ha trattato, con competenza, il magico numero evidenziando, in particolare, che pi greco emerge anche dalle acque dei fiumi che solcano la superficie terrestre. Seguendo il matematico Hans-Henrik Stolum, che ha analizzato per primo la sinuosità di fiumi e torrenti, gli allievi hanno scoperto che questi scorrono secondo un processo di auto-organizzazione in una geometria frattale, caratterizzata dall’alternanza di configurazioni ordinate e configurazioni caotiche. In particolare, lo studio ha evidenziato che il rapporto tra la lunghezza effettiva di un fiume dalla sorgente alla foce e la lunghezza in linea d’aria è approssimabile a Pi greco. In altre parole, che la sinuosità media di un fiume è molto vicina a 3,14.
Per la squadra “I mate-amici”, gli allievi Anamiati Cristina, Melchionna Michele, Modafferi Giulia, Porcino Sofia e Taverriti Giulia della classe 3^ E che, attraverso un originale video dal titolo “Il numero del mistero e gli amici Irrazionali”, hanno trattato la lunga storia di Pi greco da Archimede a Emma Haruka Iwao, la giapponese che ha stabilito il nuovo record di cifre conosciute di π.
Simulando una lezione tenuta in classe, i ragazzi hanno analizzato i tre periodi attorno a cui ruota la storia della costante più famosa, riproponendo in chiave originale l’esperimento dell’ago di Buffon con cui Pi greco entra anche in campo probabilistico. Il 12 marzo le squadre hanno partecipato all’evento conclusivo on line, su piattaforma zoom, interagendo con i relatori della giornata e ricevendo i complimenti del Professore Giulio Magli, Direttore del Dipartimento di Matematica, per i lavori presentati.
Una giornata ricca di emozioni ed interessi che resterà indelebile nel cuore e nella mente di tutti gli amanti del “numero delle meraviglie che governa l’Universo”.
“Ogni scoperta contiene un elemento irrazionale, o un’intuizione creativa”(karl Popper)